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21 aprile 2024 Addio ad Anna Maria Volpini |
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« indietro E' venuta a mancare oggi la poetessa Anna Maria Volpini.
Nata nel 1937, viveva a Firenze. Laureatasi al Magistero, per quarant'anni ha insegnato nelle Scuole elementari della sua città. Dal 1999 seguiva con assiduità, passione e dedizione i corsi di scrittura creativa di "Semicerchio", partecipando anche al Direttivo dell'Asssociazione "Semicerchio". Per il gruppo era fulcro di molte attività e di socializzazione, spesso archivio "storico" delle lezioni dei laboratori così come dei testi dei partecipanti e, sempre, un punto di riferimento e di accoglienza costante e prezioso. Oltre alla raccolta poetica 101 sms d'amore e d'odio (Joker, 2007) e al libro
Vedere la bellezza - auto-guarigione ed espansione del campo energetico (Phasar 2015) scritto con Giovanna Mazzinghi, ha pubblicato numerosi testi in poesia e in prosa su siti internet, antologie, opere collettive e Riviste letterarie, tra cui "Semicerchio" n. 35 (le poesie Avvicinarsi alla terra, 2006).
Di se stessa così scriveva: "... Mi piace essere attiva: leggo, scrivo, disegno,
uso le nuove tecnologie con discreto successo, curo i fiori del mio giardino ed anche quei fiori meravigliosi che sono le mie figlie e la mia nipotina.
Amo cucinare ed organizzare pranzi e cene con parenti ed amici ma soprattutto comunicare e condividere con gli altri le mie "passioni". L'età mi consiglierebbe di darmi una calmata. Credetemi, questa eventualità non rientra ancora nei miei progetti!".
(C. Bigazzi)  Poesie tratte dall'antologia "Animalia" (2021) Il merlo
Anna Maria Volpini L'azzurro fragrante dell'estate
la polvere stagnante di una stanza l'odore amaro delle vecchie cose tutto è luogo comune
la nebbia grigia dell'autunno una foglia che cade sopra il prato una buona occasione che si perde tutto è luogo comune ma un grappolo succoso
appeso al pergolato è cibo buono del merlo assaggia la sua polpa e si compiace poi lancia un richiamo d'amore
attende che passi la stagione per cambiare il luogo comune nella vita che si rigenera.
La cornacchia grigia
Anna Maria Volpini
Insonne ha lanciato il suo grido di allarme la cornacchia grigia in questa mattina di nebbia e sugli alberi le foglie si sono sbiadite in mezzo al nulla occupava lo spazio necessario per la vita
nessuno le faceva compagnia e l’alba nascente indorava l’azzurro lontano insonne la cornacchia grigia ha lanciato il suo richiamo senza farmi paura ora assaporo il suo canto che non sa di venire ascoltato.
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