Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

IN SEMICERCHIO. RIVISTA DI POESIA COMPARATA LXIV (2021/1) pp. 141-142 (scarica il pdf)

MICHELANGELO ZACCARELLO (a cura di), Teoria e forme del testo digitale, Roma, Carocci 2019, pp. 231, € 24,00



Il volume, a cura di Michelangelo Zaccarello, raccoglie una serie di testi critici, ora tradotti in italiano, dei principali esponenti della tradizione angloamericana della textual scholarship e della editorial theory, così da aprire un dialogo con l’approccio filologico ‘continentale’ in merito alle dinamiche della testualità di fronte alla svolta digitale. Il libro introduce infatti alle principali questioni relative alle differenti forme della testualità digitale e alla circolazione dei testi letterari nel mondo attuale, così come ai nuovi metodi della didattica e all’inefficacia di alcuni supporti digitali. 
Il primo saggio di Jerome J. McGann riguarda la difficoltà dell’editore di fronte alla scelta del testo base per la sua edizione critica di un’opera. Per sciogliere la questione, la filologia ha costruito la cosiddetta ultima volontà dell’autore: ricercarne l’intenzionalità corrisponde al concetto di «originale perduto», ossia alla tensione al testo ideale, non esistente nella realtà. In tal senso la tradizione Lachmann-Greg, che prevede la sistemazione genealogica per individuare la linea di discendenza meno corrotta, risulta valida specialmente per i testi antichi; di fronte alla considerazione di autori di epoche più vicini a noi e alle grandi quantità di materiali collegati, questa infatti entra in crisi dimostrando scarsa affidabilità. McGann porta dunque due esempi di generi di testi per i quali è impossibile affidarsi al principio della volontà autoriale, dimostrando che essa deve sempre andare di pari passo con la funzione sociale del testo se si vuole stabilire l’autorevolezza di quest’ultimo.
Segue un intervento di Susan Hockey sull’inadeguatezza delle edizioni digitali, che ancora mancano di strumenti adeguati ad analizzare e manipolare il materiale e che dunque non utilizzano il potenziale tecnologico per aiutare la ricerca scientifica. Si insiste sulla necessità di inserire nelle edizioni elettroniche qualche forma di codifica o marcatura, così da fornire maggiori informazioni e aiutare i programmi del computer a svolgere operazioni più significative. Secondo l’autrice il sistema più efficace risulta il markup ‘descrittivo’, marcatura che, invece di indicare cosa deve fare un dato elemento del testo, dichiara cos’è quell’elemento. Per quanto riguarda i sistemi di codifica, si preferisce il modello SGML/ XML al più comune HTML per le seguenti caratteristiche: un testo così codificato è un semplice file ASCII che può essere letto da qualsiasi programma di video-scrittura; tale linguaggio è una sintassi per la definizione di linguaggi di markup per ogni progetto; qualunque cosa può essere oggetto di codifica SGML/XML. Per l’informatica umanistica, molto utile se pur di difficile apprendimento risulta il TEI (Text Encoding Initiative), che cerca di adattare il sistema SGML al testo letterario. Il terzo saggio di Paul Eggert riguarda l’evoluzione dell’informatica umanistica. La situazione attuale, che corrisponde a una prima fase rudimentale, vede l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la produzione di testi digitalizzati. Una seconda fase auspicata dovrà realizzarsi in precisi obbiettivi teorici e in un’accurata definizione terminologica. Importare documenti a stampa su un supporto tecnologico, infatti, induce inevitabilmente a pensare a cos’è il testo, e allo stesso modo sarà necessaria una teoria per tutti quei testi born digital. In particolare, Eggert propone una teoria dell’edizione con annesso un livello pratico, tracciando un profilo metodologico completo. Nella trattazione affronta il concetto di materialità nel mondo digitale e di «cantiere di lavoro», ossia la possibilità, tramite sistemi come JTM, di avere a disposizione un laboratorio di studio dell’opera letteraria e di costruzione di testi in base alla richiesta di utenti esperti quali editori e lettori. Il quarto capitolo, di Peter Shillingsburg, si concentra sui testi propriamente di letteratura (poesia, teatro, narrativa) e non sui documenti, in quanto questi richiedono degli standard di accuratezza diversi. Il quinto, invece, scritto da Matthew Kirschenbaum, si focalizza sulla letteratura born digital e sulla fase di composizione della videoscrittura. Per una storia di quest’ultima, afferma l’autore, sarà necessario seguire una storia dei singoli individui e delle personalità, osservando la diversità prodotta dai vari strumenti e tecnologie. Nel saggio successivo, di Maurizio Borghi e Stavroula Karapapa, si affrontano i problemi legati alla digitalizzazione di massa, soprattutto di ordine morale e giuridico. Nella fattispecie si intende con digitalizzazione di massa la riproduzione su grande scala con finalità commerciali di opere spesso coperte dal copyright, ribaltando di fatto le norme legate al diritto d’autore. Il caso emblema che ha accelerato fortemente il progetto di costruzione di una biblioteca universale accessibile a tutti è Google Books, che a sua volta ha posto però numerosi problemi tanto da essere oggetto di varie cause legali. Nel rispetto del copyright, dunque, la digitalizzazione può operare in quattro direzioni: la digitalizzazione di opere di pubblico dominio, l’utilizzo di opere autorizzate dai titolari dei relativi diritti, l’uso di opere coperte da copyright ma sottoposte a una gestione collettiva e infine opere coperte da copyright che non soggiacciono ad alcun tipo di autorizzazione da parte dei titolari. Il settimo capitolo di Peter Robinson mira a definire e delineare l’impiego del termine «sociale» nella critica testuale e nell’informatica umanistica. Il termine «testo sociale» nasce negli anni Settanta negli scritti di McGann e McKenzie, entrambi giunti alla conclusione che i testi che leggiamo prendono forma non solo dall’autore ma da molti fattori (aspetti sociali, materiali, le trasformazioni degli editori, critici, docenti). L’«ecdotica sociale» è invece un processo che permette di produrre edizioni da un gran numero di persone non direttamente in contatto tra loro. Infine, il termine «edizione sociale», definito da Siemens, indica un’edizione che impiega strumenti innovativi per attività quali la trascrizione, la bibliografia e attività di convergenza dei social media e dell’edizione scientifica su supporto elettronico. Il saggio seguente di Diana Kichuk ritorna sulla digitalizzazione di massa ma concentrandosi sul problema della qualità e l’accuratezza dei testi in rete, che risulta determinante per la conservazione del patrimonio culturale. L’articolo esamina quindi l’impatto della tecnologia OCR (software di riconoscimento caratteri) sugli e-book e i relativi errori o distorsioni derivanti da una mancanza di affidabilità e accuratezza del sistema (basse percentuali di precisione del software OCR, pagina e testo inclinati, elementi tipografici come paragrafo o corsivo che non si traducono facilmente). Il nono capitolo, di Paul Conway, ritorna sul problema dell’accuratezza della digitalizzazione e sulla necessità di protocolli di qualità per gli archivi virtuali, focalizzandosi su una disamina dell’errore attraverso un modello che, elaborato su vasta scala, permette di generare una tabella di tipologie di imperfezioni verificatesi. L’ultimo saggio di Jerome J. McGann suggerisce e si schiera a favore del ritorno alla filologia, che dovrebbe recuperare un ruolo centrale nel passaggio della cultura umanistica su supporto digitale.
Il volume offre, attraverso l’accurata scelta dei saggi e degli autori, una panoramica sullo stato teorico e pratico degli studi in merito alle forme del testo digitale, affrontando le principali problematiche e proponendo nuovi approcci per il futuro.

di Sara Vergari

¬ top of page


Iniziative
21 aprile 2024
Addio ad Anna Maria Volpini

9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

11 settembre 2023
Recensibili 2023

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

19 settembre 2022
Poeti di "Semicerchio" presentano l'antologia ANIMALIA

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

27 agosto 2021
Recensibili 2021

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

16 aprile 2021
Filologia della canzone: presentazione di "Like a Rolling Stone" di M.G. Mossa

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

28 dicembre 2020
Bandi per collaborazione con Semicerchio e Centro I Deug-Su

20 novembre 2020
Pietro Tripodo Traduttore: presentazione online di Semicerchio 62

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

28 maggio 2020
Seminario di Andrea Sirotti sulla nuova Dickinson

22 maggio 2020
Seminario di Antonella Francini su AMY HEMPEL e LAUREN GROFF

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

28 aprile 2020
Progetto di Riscrittura creativa della lirica trobadorica

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398