Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

IN SEMICERCHIO. RIVISTA DI POESIA COMPARATA  64 (2021/1) pp. 92-93 (scarica il pdf)

LOLA RIDGE, To the Many: Collected Early Works, edited by Daniel Tobin, Manchester, Little Island Press 2018, pp. 393, £ 20


Rosso fiammante, questo volume di poesie, grida: prendimi in mano, sfogliami, leggimi. La poesia di Lola Ridge è stata per fin troppo tempo nel dimenticatoio e quest’edizione, edita dal poeta americano Daniel Tobin per Little Island Press (Carcanet), vuole correggere questa svista storico-letteraria. Non è il primo tentativo di Tobin: già nel 2007 usciva un’altra sua edizione delle prime poesie di Ridge, Light in Hand: Early Selected Poems of Lola Ridge (Quale Press). Più recentemente, sempre Quale Press ha pubblicato le sue primissime poesie, curate dalla poetessa neozelandese Michele Leggott (Verses, 2019). To the Many rimane però più completa rispetto ai titoli precedenti, in quanto contiene tutte le pubblicazioni del primo periodo: Verses (1905), The Ghetto & Other Poems (1918), Sun-Up & Other Poems (1920), and Red Flag (1927). Con in più un’aggiunta preziosa per avvicinarsi al pensiero femminista di Lola Ridge, il discorso «Woman & the Creative Will» (1919). Il colore rosso della copertina di To the Many ne simboleggia appieno lo spirito creativo, e allo stesso tempo serve da ammonimento al lettore: attenzione, questo libro brucia.
In vita, Emily Rose (detta Lola) Ridge è stata un vero e proprio fuoco di ambizione, passione ed irrequietezza. Nata a Dublino nel 1873, si trasferì presto con la madre in Nuova Zelanda, a Hokitika (la stessa città dove è ambientato il romanzo sulla corsa all’oro di Eleanor Catton, I luminari), e poi a Sydney, per studiare arte. Agli inizi del secolo si spostò prima a San Francisco e poi a New York. A New York Ridge partecipò attivamente ai circoli anarchici del Ferrer Center, ma fu anche una delle principali artefici del modernismo americano. Editrice delle riviste letterarie Others: A Magazine of the New Verse (1915-1919) e Broom: An International Magazine of the Arts (1921- 1924), era nota per le sue soirées a cui partecipavano i più noti scrittori americani, tra cui William Carlos Williams, Alfred Kreymborg, Waldo Frank, Hart Crane, Jean Toomer, Marianne Moore, H. D. e John Dos Passos…chi più ne ha, più ne metta. C’erano proprio tutti: persino Vladimir Mayakovsky che, durante il suo grand tour degli Stati Uniti nel 1925, prese parte a una di queste famigerate feste, declamando poesie in russo e pestando i piedi sul tavolino da tè della poetessa. Nel 1927, Ridge venne arrestata dopo aver partecipato a una rivolta contro la condanna a morte dei famosi compagni anarchici Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Sacco e Vanzetti le ispirarono Firehead (1929), un poemetto sulla crocifissione di Cristo. Negli anni Trenta visse anche nelle colonie artistiche di Yaddo e di Taos, a Baghdad (da cui ne derivò Dance of Fire, 1935) e infine in Messico. Tecnicamente bigama, dato che si risposò senza curarsi di divorziare dal primo marito, da cui ebbe anche un figlio che poi abbandonò, Ridge mentiva spesso sulla sua età, sulla sua identità e quella del suo compagno David Lawson. Alla sua morte, nel 1941, il New York Times la proclamò una delle più importanti voci poetiche d’America.
Nell’edizione per Little Island Press, Tobin segue un ordine cronologico di pubblicazione, fatta eccezione per le primissime poesie, scritte in Nuova Zelanda e Australia, che, invece di aprire la raccolta, la chiudono. Verses ha un sapore fortemente ottocentesco: in questa fase, Ridge segue gli schemi metrici tardo-vittoriani ed è interessata, più che altro, alla stravagante e rigogliosa natura dell’emisfero australe e ai luoghi dell’infanzia. Un componimento particolarmente suggestivo è Lake Kanieri, che ci appare «Blue veined & dimpling, dappled in the sun | […] like a tired child | Wide-eyed». Ma è a New York che Ridge trova la sua voce. Il poemetto scelto per aprire la raccolta, The Ghetto, inizia con i versi «Cool inaccessible air | Is floating in velvety blackness shot with steel-blue lights», che ricordano, come d’altronde fa notare Tobin, un altro inizio, quello della Love Song of J. Alfred Prufrock di T. S. Eliot (1915), con la sua «evening […] spread out against the sky». Ma non appena ci si inoltra nella lettura di The Ghetto, ci si rende subito conto di quanto la poetica di Ridge e quella di Eliot differiscano. The Ghetto non è affatto un poemetto di introspezione psicologica, ma un atto di denuncia della situazione degli ebrei newyorchesi nel ghetto di Hester Street. Il ghetto le stimola il desiderio di aiutare i più deboli e sopraffatti—un impegno sociale che la contraddistinguerà nei circoli letterari del tempo.
La città di New York ritorna continuamente nelle poesie di Ridge, spesso nella sua veste notturna, come per esempio in Manhattan («Out of the night you burn, Manhattan, | In a vesture of gold—») o Broadway («Out of her towers rampant, | Like an unsubtle courtesan | Reserving nought for some adventurous night.»). La New York notturna, invece di venire rappresentata come un territorio sconosciuto e pericoloso, come era d’altronde per molte donne ai primi del Novecento, assume una funzione emancipatrice per Lola Ridge, diventando così il suo doppio, una donna che passeggia per le strade avvolta nel suo mantello di oscurità («The old blinking night— | Swerving out of the way, | Wrapped in her darkness like a shawl.»; The Ghetto).
Sempre grazie all’esperienza di New York, Ridge scrive finalmente poesie slegate da costrizioni formali, cosa che continua in Sun-Up & Other Poems e Red Flag. Sun-Up è il suo componimento più autobiografico in quanto ci offre un ulteriore sguardo all’infanzia della poetessa. Si distacca in parte dalla critica sociale di The Ghetto & Other Poems per concentrarsi sulla psiche e sessualità femminile. In Electricity, per esempio, una lampadina diventa metafora dell’attrazione tra un uomo e una donna:

Out of the charged phalluses
Of iron leaping
Female and male,
Complete, indivisible, one,
Fused into light.

La poesia di Ridge è un continuo rifulgere di luce, dal sole australiano alle stelle e la luna dell’emisfero australe, alle luci elettriche di New York, al fuoco ardente del suo spirito libero e delle sue opinioni politiche. Non è affatto un caso che, in un’intervista del 1935, Ridge abbia affermato che l’impeto a scrivere debba sempre partire da «anything that burns you», qualsiasi cosa ti bruci dentro. Nient’altro, per lei, aveva senso fare: bisognava vivere il momento. Trasmetterlo agli altri con la sua poesia era un modo di prolungare la durata di quel fuoco, e di appiccarlo da altre parti. Era questo il senso della sua poesia più politicizzata, come la raccolta Red Flag, che, oltre a componimenti dedicati ad altre scrittrici, contiene molte poesie sulla rivoluzione russa del 1917 e sull’Irlanda in rivolta.
L’edizione di Tobin non è priva di qualche piccola pecca: le note, per esempio, come anche la biografia iniziale, sono a dir poco essenziali. Ma d’altronde la sua non vuole essere un’edizione critica e il lettore assetato di dettagli può sempre rivolgersi alla biografia di Terese Svoboda, Anything That Burns You: A Portrait of Lola Ridge, Radical Poet (2016). To the Many rimane una risorsa preziosa per riscoprire questa poetessa rivoluzionaria e socialmente impegnata. Tobin ci ha fatto davvero un regalo riportando alla luce un’importante voce femminile della poesia moderna.

di Nicoletta Asciuto

¬ top of page


Iniziative
21 aprile 2024
Addio ad Anna Maria Volpini

9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

11 settembre 2023
Recensibili 2023

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

19 settembre 2022
Poeti di "Semicerchio" presentano l'antologia ANIMALIA

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

27 agosto 2021
Recensibili 2021

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

16 aprile 2021
Filologia della canzone: presentazione di "Like a Rolling Stone" di M.G. Mossa

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

28 dicembre 2020
Bandi per collaborazione con Semicerchio e Centro I Deug-Su

20 novembre 2020
Pietro Tripodo Traduttore: presentazione online di Semicerchio 62

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

28 maggio 2020
Seminario di Andrea Sirotti sulla nuova Dickinson

22 maggio 2020
Seminario di Antonella Francini su AMY HEMPEL e LAUREN GROFF

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

28 aprile 2020
Progetto di Riscrittura creativa della lirica trobadorica

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398