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Dopo alcuni mesi di iniziative e incontri, la Rete Firenze delle Letterature ha redatto il testo che segue come sintesi del lavoro svolto sinora e come documento programmatico per il futuro. Questo documento verrà presentato oggi, 19 settembre, all’Assessore all’Università e ricerca e Politiche Giovanili e all’assessore alla Cultura del Comune di Firenze.
La Rete Firenze delle Letterature si è formata nella primavera del 2012 in seguito alla vicenda del “Festival dell’Inedito”, come reazione virale e spontanea a un modo d’intendere la letteratura e le politiche culturali che mette al centro la ricerca del profitto e la spettacolarizzazione della produzione letteraria.
Da allora la Rete – formata da scrittori, poeti, traduttori, artisti, saggisti, docenti, redattori, giornalisti e intellettuali dell’area metropolitana fiorentina – ha cominciato un percorso di ricerca e di confronto aperto per identificare i principi e le modalità con i quali costruire, sul e per il territorio di Firenze, delle nuove pratiche culturali legate all’ambito letterario. Pratiche nuove nei contenuti e nelle procedure organizzative, e ispirate a una concezione comunitaria della parola scritta.
Il nostro tempo, con la sua complessità, richiede narrazioni all’altezza delle sfide che pone: dobbiamo raccontarci il mondo per poterlo conoscere e capire. Non è ammissibile appiattire la vita sociale e culturale di una comunità su una narrazione lineare e univoca, che dia per scontata l’ineluttabilità di questo presente e l’impossibilità di cambiarlo. Al contrario, bisogna favorire l’emersione di voci diverse e molteplici; bisogna dotarle di occasioni e luoghi d’incontro; bisogna offrire loro la possibilità concreta di esprimere, attraverso tutti i mezzi possibili, una visione del proprio tempo e di diffonderla e socializzarla.
La Rete Firenze delle Letterature crede infatti che le pratiche legate alla parola – la letteratura, la poesia, lo studio e la ricerca, l’arte – debbano essere il patrimonio comune e inesauribile delle nostra città e del nostro paese, a cui tutti, indiscriminatamente, possano avere accesso. Al di fuori di logiche mercantilistiche, oltre l’infertilità di politiche culturali che preferiscono la spettacolarità di un singolo evento alla costruzione costante e sostenibile di una socializzazione intorno ai vari ambiti della cultura. In particolare la Rete sostiene la convinzione che la parola scritta, nelle forme oggi simultaneamente esperibili – dalla carta al digitale, dalla ricerca accademica al reading musicale, dalla narrativa alla poesia – sia l’ideale collante di molteplici processi di partecipazione cittadina: le letterature, in tal modo, diventano il volano di una concezione davvero plurale e inclusiva della democrazia.
In questa prospettiva, Firenze delle Letterature s’inserisce nell’alveo di un percorso nazionale che coinvolge altri soggetti singolari e collettivi, come quelli riuniti nel Quinto Stato, o in altre reti come Generazione TQ e ReRePre, che oggi si snodano tra Milano, L’Aquila, Palermo, Roma e Napoli. La Rete si pone come obiettivo quello di contribuire – grazie alle tante competenze che la contraddistinguono – a una definizione condivisa delle politiche culturali del territorio fiorentino, secondo i principi e le modalità espresse in questo documento.
Leggi http://firenzedelleletterature.wordpress.com/2012/09/19/per-una-firenze-delle-letterature-parola-scritta-cultura-e-politiche-culturali/
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