« indietro ROBERT LOWELL, Poesie (1940-1970), a cura di Rolando Anzilotti, Prefazione di Massimo Bacigalupo. Parma, Guanda 2001, pp. 363, € 18,08.
ROBERT LOWELL, Giorno per giorno, a cura di Francesco Rognoni con uno scritto di Seamus Heaney, Milano, Mondadori 2001, pp. 363, € 7,75.
Lowell è fra i poeti americani del secondo Novecento da noi più conosciuti ed apprezzati grazie al lavoro pionieristico del suomaggiore interprete ed amico italiano, Rolando Anzilotti, che già nel 1972 pubblicò per Longanesi l’antologia ora ristampata da Guanda con prefazione di Massimo Bacigalupo che revisiona anche la traduzione. Il volume offre un’ampia scelta, in italiano con testo a fronte, dei maggiori testi dell’opera del poeta (incluse alcune poesie da Notebook), tradotti e annotati puntigliosamente da Anzilotti, che conobbe Lowell a Firenze nel 1951 e seguì con profonda partecipazione l’evoluzione della sua scrittura. Il libro si avvalse della collaborazione dell’amico Cal, con cui fu concordata la scelta delle poesie e a cui il curatore potette ricorrere per le sue glosse e per mettere insieme quella ricchezza di dati che troviamo nelle note. Un’utile cronologia ed una bibliografia aggiornata corredano questa riedizione, che altrimenti rimane sostanzialmente fedele alla redazione originaria quale omaggio non solo alla poesia di Lowell in Italia, ma anche al suo primo critico e traduttore, protagonista di un’importante stagione dell’americanistica italiana. L’edizione mondadoriana di Giorno per giorno, l’ultimo libro di Lowell uscito nel 1977, offre al lettore italiano un’altra importante tranche della poesia di questo poeta impreziosita dagli apparati critici – introduzione, nota bio-bibliografica e commento. Pur nella sintesi imposta dallo spazio, Rognoni riesce ad offrirci una guida competente ed agevole al capitolo finale, il meno esplorato, dell’opera lowellina. Appoggiandosi spesso a lettere inedite di Lowell agli amici poeti (in particolare alla corrispondenza con Elizabeth Bishop), a carteggi editi e alla critica più consolidata, il curatore ripercorre la genesi del libro e delle sue tre parti composte a partire dal 1973 quando, dopo l’intensa esperienza dei sonetti, il poeta abbandona, nelle sue parole, il «ritmo contratto e militante» di quella forma per una nuova prosodia, quella del verso libero di questi testi appunto. Come scrive Rognoni, alla scelta formale «corrisponde un disorientamento più umano e profondo »: Giorno per giorno è un libro elegiaco, retrospettivo, «un lavoro di scelta e ripensamento di quarant’anni di vita e attività letteraria». Alcuni ricorrenti temi e stilemi, a cui l’introduzione ci introduce e l’accurato commento ai singoli testi approfondisce, riflettono quel momento estremo dell’esistenza di Lowell: la vecchiaia, i viaggi e gli spostamenti, le case dove ha abitato, l’amicizia, il matrimonio e la sua dissoluzione, il leitmotiv della fotografia e della pittura, le numerose immagini di animali. Giorno per giorno è un libro di transizione forse, ma necessario a Lowell, come suggerisce J.D. McClatchy, a sgombrare la mente dal ritmo del sonetto «prima di ritagliarsi una nuova figura stilistica». La morte lo sorprese il 12 settembre dell’anno della sua pubblicazione.
[Antonella Francini]
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