« indietro ALBERTO HAAS-FEDERICO MORE, Antología de la Poesía alemana, Presentación de Renato Sandoval, Pontificia Universidad Católica del Perú, Colección «El Manantial Oculto» n. 57, Lima 2006.
Un’altra opera miliare di cui si sarebbero perse le tracce senza l’opera meritoria della collana «El Manantial Oculto» è indubbiamente questa Antología de la Poesía alemana che unisce l’Argentina ed il Perù.
In effetti, fu pubblicata in traduzione castigliana prima a Buenos Aires (1923) e, successivamente, in Perù, grazie al lavoro erudito di due germanisti che avevano riconosciuto in essa un esempio sistematico di antologia, riprendendo il titolo emblematico ed ‘aureo’ di Flores de la poesía alemana.
La motivazione della sua apparizione all’epoca fu certamente il rinnovato interesse della Cultura ispanoamericana verso la Letteratura tedesca che fa da contraltare a tutte le espressioni avanguardistiche e, dunque, alle prime traduzioni di poeti neoromantici e simbolisti, come Richard Dehmel e Rainer Maria Rilke, che succedono alle varie traduzioni del Goethe. Non si dimentichi che nell’Ottocento il Perù aveva ospitato il grande Alexander von Humboldt (che aveva regalato al Goethe una copia del «Mercurio Peruano»).
Le opere dei tedeschi nell’invito di Manuel González Prada, avrebbero potuto dare alla letteratura peruviana l’elemento drammatico, più prospettiva, ritmo e chiaroscuro.
Pregevole anche l’introduzione di Renato Sandoval che traccia un panorama del germanismo in Perù (1800-1900) e della diffusione della letteratura tedesca nel paese sottolineando gli apporti pioneristici di González Prada e il ruolo importante di Ricardo Palma, traduttore in particolar modo di Heinrich Heine.
Tra questi anche i contributi di Emilio Adolfo Westphalen, Javier Sologuren, fino al lavoro di Federico More e Alberto Haas (autore, tra l’altro, di una Historia de la Literatura alemana moderna, 1928) responsabili dell’antologia, di cui vide la luce soltanto il primo tomo dei due preventivati.
Le varie traduzioni dell’antologia vennero giudicate all’epoca figlie del proprio tempo, in quanto in esse si registrava una forte tendenza ad optare per un linguaggio ricercato e a tratti ‘preciosista’ (tipico tratto modernista e della fase postmodernista) per cercare di rendere nel migliore modo possibile in spagnolo i diversi metri della tradizione tedesca. A distanza di anni, questa caratteristica nulla toglie al valore epocale dell’opera di divulgazione che suppliva l’approssimatività delle conoscenze della poesia tedesca nel continente.
Il curatore, rispetto all’edizione originale, ordina cronologicamente i poeti tradotti ed aggiunge alcune poesie di Rilke che Haas e More avevano pubblicato in diversi luoghi nonché la versione di Canción de los amores y la muerte del Alférez Cristóbal Rilke.
(Francesco De Benedictis) ¬ top of page |
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