Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

ALEXANDRE RODRIGUES DA COSTA, Objetos difíceis,Rio de Janeiro / Juiz de Fora: 7Letras / Funalfa Edições 2003, pp. 60, s.i.p.
 
Objetos difíceisè il libro vincitore del premio di poesia Città di Juiz de Fora del 2003, ed è stato pubblicato (così come altri tre finalisti) dalla casa editrice di Rio de Janeiro, in collaborazione con la Fondazione Funalfa, promotrice del concorso.
Gli «oggetti difficili» che compongono questo libro di poesia appaiono in un qualche modo sfuocati, smussati agli angoli dato che il poeta vi scorge non quello che è visibile di primo acchito, ma principalmente quello che sfida il campo di visione fisso e stabile. In effetti, in questa prima pubblicazione di Alexandre Rodrigues da Costa – che rivela la voce di un autore già maturo, priva di tentennamenti stilistici o di ancoraggi in una qualsiasi tradizione poetica brasiliana – lo sguardo non si sofferma sulle cose in sé, ma cerca le cose che si trovano al margine dell’inquadratura, fuggendo quindi dalla gratuità e dalla sovrapposizione di immagini con la quale ci aggredisce quotidianamente la nostra società senza pudori. Anche in queste poesie vi è poco pudore, forse, nell’osservare «ogni forma [che] si agita nel tumulto / degli elementi, / annulla la sua vista, / attraverso la quale lui si muove / e ottiene la soluzione nel dettaglio / di una linea che doma le sue mani», oppure la «lama nella mano / dimentica // assenza di vestigio // dove / in albero // il mare si muove / confinato // como se sul fondo / l’acqua / fredda / fosse palpebra // e la paura / dissolvesse in ombre / ciò che gli è detto».
Questa realtà che trascende il quotidiano, che insidia il quotidiano con una sorta di sordo terrore, è scrutata quasi scientificamente, e lo sguardo del poeta pare compiacersi della crudità (e spesso crudeltà) iscritta nelle «cicatrici che si muovono lungo il corpo» (p. 45), nella «carne che soffre quando ferita» (p. 18) o ancora, nell’«orecchia, per esempio, / separata dal corpo, [...] una separata dall’altra» (p. 21). Tuttavia, il fatto stesso di nominare un reale che viene percepito come crudo, senza previa elaborazione, fa in modo che questa poesia suoni autentica, anche se esasperante nei momenti in cui lo sguardo viviseziona con freddezza il corpo ed i suoi resti, ed inquietante nei suoi momenti più significativi. Il poeta mostra un maneggio molto sensibile delle immagini poetiche, che ci catturano ed imprigionano grazie ad un’atmosfera quasi da sonnambulo creata dall’autore, a ricordarci, per mezzo di citazioni intertestuali, le sequenze oniriche del film Dead man, di Jim Jarmusch, in cui a momenti vengono sacrificati i nessi logici della narrazione filmica a beneficio di un forte impatto emotivo. In questo senso, la sua poesia ripropone una tensione psicologica degna dei grandi thriller o del serial Twin Peaks. Oltre all’interessante risultato complessivo, calcato appunto nella riuscita evocazione di un’ambientazione in costante stato d’allarme, va citata anche l’accuratezza delle singole poesie, in cui non vi sono parole in eccesso, dove tutto ha un suo giusto peso. Il poeta dimostra di sapere apportare tagli incisivi, improvvisi, crudi appunto, che testimoniano di un auspicabile coraggio creativo. E ciò che rafforza la piacevole sorpresa di questo libro è la certezza che il coraggio che lo attraversa risulta da una cosciente ricerca personale. Quella di Alexandre Rodrigues da Costa non è una poesia «in pelle ed ossa», ma piuttosto una poesia in cui le ombre attraversano la realtà trasformando gli oggetti e gli esseri umani in «oggetti difficili», perché messi a fuoco da un punto cieco localizzato dietro la retina.

Prisca Augustoni

¬ top of page


Iniziative
9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

11 settembre 2023
Recensibili 2023

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

19 settembre 2022
Poeti di "Semicerchio" presentano l'antologia ANIMALIA

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

27 agosto 2021
Recensibili 2021

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

16 aprile 2021
Filologia della canzone: presentazione di "Like a Rolling Stone" di M.G. Mossa

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

28 dicembre 2020
Bandi per collaborazione con Semicerchio e Centro I Deug-Su

20 novembre 2020
Pietro Tripodo Traduttore: presentazione online di Semicerchio 62

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

28 maggio 2020
Seminario di Andrea Sirotti sulla nuova Dickinson

22 maggio 2020
Seminario di Antonella Francini su AMY HEMPEL e LAUREN GROFF

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

28 aprile 2020
Progetto di Riscrittura creativa della lirica trobadorica

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398