Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

 
MICHELE SOVENTE, Superstiti, Genova, Edizioni San Marco dei Giustiniani, 2009, pp. 156, € 16,00.
 
«Ho cercato il silenzio. / […] / ho tra me e il tumulto / stabilito una distanza / che mi potesse / spostare altrove. / […] / Mille e mille volte / ho chiuso gli occhi / per allontanare le stolte / immagini pubblicitarie. / Ho cercato una presenza umana. // Mi sono fatto sedurre / dalla lontana febbre di vita / delle isole avvolte / da racconti leggendari / […] Spesso la mente / si è lasciata incantare». La difficile ricerca di «una presenza umana» a cui sono dedicati questi versi – sembra banale dirlo – è il tentativo di ragionare sugli elementi di umanità che deve continuamente darsi l’individuo, per «allontanare le stolte / immagini pubblicitarie»: il potere delle comunicazioni di massa. C’è un rischio, dice Sovente. È l’abbandonarsi al disimpegno, quando non resta altro che la «febbre di vita» di cui brucia l’immaginazione. Ma alla fin fine, tutto si volge nello smantellarsi delle apparenze che governano il mondo. «Si spalanca una finestra / mostrando improvvise /crepe nel blu / e un’antenna bianca. / […] Vedo / in fondo alla strada / un uccello dissolversi…». Per comprendere come vada intesa la condizione di ‘superstiti’ a cui richiama il titolo del libro, occorre uno sguardo al processo di massificazione dell’individuo. Sa bene Sovente che all’‘interno’ della massa, e per influenza di questa, la capacità intellettuale del singolo si riduce in misura notevole. In una formula: il pensiero inibito è troppo debole per farsi valere da solo. Ma è compito dell’‘intellettuale’ dare forma al pensiero e proteggerlo, col prezioso strumento della lingua. A questo scopo, la poesia di Sovente col tempo si è evoluta come esperienza addirittura quadrilingue. A cominciare da Cumae (1998), tre elementi: l’italiano, un ‘ritrovato’ e misterioso latino, il dialetto dei Campi Flegrei, formano una triglossia compatta, a cui si è affiancata nell’ultimo periodo la strategia dell’impasto linguistico, con l’aggiunta del francese come quarto elemento. Nel quadro dell’opera, però, questi ultimi esperimenti appaiono laterali; e così pure bisogna dire che l’obiettivo dell’intera operazione non si risolve, come si potrebbe pensare, nella deformazione espressionista. È in gioco, invece, la flessibilità espressiva del soggetto. Perché passare da una lingua all’altra (come si vede nella stesura in lingue diverse di un medesimo tema) significa esercitare il pensiero a mutare liberamente forma. Anzi, non vincolato ad alcuna ‘teoria’, il pensiero qui si vuole completamente sciolto: libero di rifondare le proprie basi. Ma c’è dell’altro. Come dice Eugenio De Signoribus nell’introduzione al volume, Sovente va ancora più a fondo nel denunciare, con impasti linguistici infernali (certo di marca espressionista) la «profonda decomposizione civile e storica» in corso. Ecco un esempio dedicato ai ‘cani’, figura allegorica della perdita di umanità. «[…] / Par les rues les chiens / per itinera canes arravògliano ’i ccóre / attuórno a na prèta / a na bbuatta a n’uósso, perché i cani / sono cani parce que seulement chiens / sont tous les chiens pecché / si cane se chiàmmano chéllo so’ / quia denique canes sunt canes: / nient’ato. Exacte…». Ora, la chiave di volta dell’intera operazione – lo ha dichiarato Sovente – sta nell’uso della lingua ‘morta’ (senza dimenticare l’interesse del poeta napoletano per l’antropologia): «[Il latino è] una lingua magica, esoterica, che pratico per impossessarmi di un’identità nascosta. Esercito le lingue come riti di appartenenza al territorio flegreo». Non sapremmo commentare meglio che ricordando le parole dell’antropologo Ernestode Martino in Sud e magia (1959): «La ideologia della forza magica […] offre un quadro rappresentativo stabile, socializzato e tradizionalizzato nel quale il rischio di alienazione delle singole presenze – è, in pratica, il concetto attorno a cui ruota la poesia di Superstiti riportata all’inizio – si converte in ordine metastorico». In poche parole, l’azione con cui le tecniche magiche «occultano la storicità del divenire» si realizza nella connessione magica tra due elementi: «il mito in quanto exemplum risolutore dell’accadere e il rito in quanto iterazione del mito». E così, Michele Sovente ad esempio scrive: «[…] Sono e non sono l’etrusco / sommerso da altre mappe / sono e non sono / colui che approdò / alle euboiche rive». Ma, dopotutto, a conclusione del libro l’autore ci lascia con due domande davvero sonore. «Chi sarà disposto a aiutarmi a resistere? / Per cosa sarà utile e giusto fare il superstite?».
 
(Daniele Claudi)

¬ top of page


Iniziative
22 novembre 2024
Recensibili per marzo 2025

19 settembre 2024
Il saluto del Direttore Francesco Stella

19 settembre 2024
Biblioteca Lettere Firenze: Mostra copertine Semicerchio e letture primi 70 volumi

16 settembre 2024
Guida alla mostra delle copertine, rassegna stampa web, video 25 anni

21 aprile 2024
Addio ad Anna Maria Volpini

9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Recensibili 2023

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398