Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro


IN FORMA DI PAROLE. Mappa della poesia lituana del Secondo Novecento.
Le generazioni di mezzo, I, a cura di PIETRO U. DINI. Anno ventiseiesimo, la quarta serie, numero primo, gennaio febbraio marzo 2006, 228 p.
 IN FORMA DI PAROLE. Mappa della poesia lituana del Secondo Novecento.
Le generazioni di mezzo, II, a cura di PIETRO U. DINI. Anno ventiseiesimo, la quarta serie, numero secondo. aprile maggio giugno 2006, 272 pp.
 
di Claudio De Stefani
  
Si tratta di un’importante impresa editoriale, la prima del genere in lingua italiana, che raccoglie in due volumi una selezione delle poesie di 26 poeti lituani del Novecento, in traduzione italiana con testo a fronte. L’autore dell’antologia, Pietro U. Dini, ha circoscritto la silloge ai poeti nati nel (tragico) periodo dagli anni ’30-’50 (I, p. 28), e ha privilegiato la presenza di autori operanti in Lituania piuttosto che nella diaspora, senza con ciò rinunciare a voci significative della «letteratura dell’esilio» (I, p. 26).
L’introduzione ai due volumi documenta con estrema chiarezza le premesse storiche e letterarie che informano la produzione dei poeti antologizzati: da un lato, la vicenda della loro patria, resa libera alla fine della Prima Guerra Mondiale e poi nuovamente occupata dagli stranieri: in successione, dai sovietici (1940-1941), dai nazisti (1941-1944),
nuovamente dai sovietici (1944-1990); dall’altro, la tensione creativa degli intellettuali lituani, dal movimento esistenzialista degli žemininkai («poeti della terra») e dal gruppo futurista dei «quattroventisti», sino alla letteratura di dissidenza e a quella di esilio. Dini mette bene in chiaro che cosa abbia significato poe- tare sotto il regime, quale grande peso abbia avuto il canto della poesia nei periodi krushoviano e brezneviano: le pubblicazioni di questi letterati si diffondevano con tirature di migliaia di copie ed erano lette e apprezzate da un pubblico assai vasto. Oggi — e questo è interessante (o ominoso) anche, si direbbe, per altri paesi dell’Unione Europea — l’impatto della poesia sulla società lituana appare forse ridimensionato. È sintomatico quanto rileva l’antologista, che una rivi- sta gloriosa come Metai fatichi a trovare abbonati (I, p. 24).
Per ogni poeta della raccolta, dopo la selezione delle poesie, Dini aggiunge una scheda biografica e critica sull’autore, accompagnata da una lista delle opere. Non viene offerta una bibliografia specifica della critica, ma il lettore si rende agevolmente conto che le brevi informa- zioni di Dini sono il frutto di una profonda conoscenza della letteratura sul poeta in discussione, assimilata e esposta con limpidezza.
Il panorama che si costruisce nella lettura è insieme unitario e vario: i poeti dell’immediato dopoguerra, antologizzati nel vol. I, si muovono all’interno di una cornice storica spesso presente sullo sfondo dei testi, cioè la perdita della libertà e il ricordo bruciante della guerra civile. Le risposte degli artisti sono varie: mesto patriottismo (Marcinkevicius), nichilismo (Mackus), simbolismo (Juškaitis), tenero intimismo autobiografico (Bogutaite), incontro panico e inquieto con la natura natia (Strielkunas) e molto altro. Man mano che la tragedia degli anni ’40 si allontana nel tempo, il mondo poetico degli autori si dilata a polemizzare con la modernità straniante (certo Geda, e altri) e nello stesso tempo si racchiude a esplorare l’io, come nelle liriche (bellissime) della Baliukone e della Miliauskaite e di altri poeti. Una sintesi delle voci è appunto impossibile, ma è evidente che Dini ha cercato di scegliere dei testi che caratterizzassero l’individualità degli autori. Come ho detto, Dini ha ricercato la chiarezza, sia nell’introduzione che nelle schede sintetiche agli autori: lo stesso deve dirsi della traduzione che accompagna i testi. La correttezza delle versioni è fuori discussione: Dini è del resto uno dei maggiori specialisti italiani delle letterature baltiche. Direi che l’antologista abbia per lo più rinunciato, in nome (appunto) della chiarezza, alla caratterizza- zione espressiva delle traduzioni, anche se si intravedono degli sforzi per comunicare lo stile dell’originale. Ma in generale ha prevalso, e direi a piena ragione, la necessità di informare il lettore, piuttosto che di affascinarlo con virtuosismi letterari.
Quando può, Dini cerca anche di riprodurre l’ordine delle parole dell’originale, direi principalmente al (lodevole) scopo di facilitare al lettore l’incontro con l’originale. Solo ad esempio: vol. I, 202 augo mokslo ir meno pirmi veikalai «crebbero d’arte e scienza le prove prime»: l’ordine italiano, un po’ aulico, mi sembra giustificato dal modello — a meno che anche in Strielkunas non si voglia contrapporre mokslas («scienza») e menas («arte») alla radice familiare va- gheggiata e che Dini non intenda appunto evidenziare quel contrasto; vol. II, 136 su- pasi jura «cullasi il mare».
Pochi i refusi e i (moderati) dissensi: I, p. 60: lege Kavafis. Sulla traduzione: I, p. 89 «luccica un albero da frutto», aggiungere «innevato» (apsnigtas); I, p. 214: è omessa la traduzione del distico Esu banga / nepasiekianti kranto «sono un’onda / che non raggiunge la riva»; II, p. 56 nusileidusi pakeli akmeni / slen- kscio iki debesu «disceso tu elevi la pietra / della soglia sino alle nubi»: direi forse «discesa sollevi la pietra / sino alla soglia delle nubi»: credo che si riferisca alla skaidri / ryto katedros gotika («tra- sparente / gotico d’una cattedrale mattu- tina»), che si eleva appunto sino al cielo; II, p. 96 širdies boruže, virpanti ant smilgos... «una coccinella del cuore che trema s’un filo d’erba»: direi forse «la coccinella del cuore», cioè il cuore che batte è paragonato a una coccinella; II, p. 112 dar / karta atsisuku, paskutini, koks ilgas / su- die «ancora / una volta mi rigiro, un ultimo e lungo / addio»: forse meglio «an- cora mi volto per l’ultima volta, che lungo addio»; II, p. 138 O neša, vis neša, žvaigždems pastumedamas širdi «O por- tami, e ancor mi porta, sospingendo stelle il cuore»: forse «ma lui mi conduce, mi conduce sempre, spingendo il cuore con le stelle».
Non è stato certo facile per Dini operare una selezione tra le moltissime liriche dei molti poeti lituani, ma il risultato è senz’altro felice: il lettore riceve un’immagine chiara di gran parte della poesia lituana contemporanea, meritevole da tempo di essere resa più nota al pubblico italiano.

¬ top of page


Iniziative
21 aprile 2024
Addio ad Anna Maria Volpini

9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

11 settembre 2023
Recensibili 2023

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

19 settembre 2022
Poeti di "Semicerchio" presentano l'antologia ANIMALIA

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

27 agosto 2021
Recensibili 2021

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

16 aprile 2021
Filologia della canzone: presentazione di "Like a Rolling Stone" di M.G. Mossa

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

28 dicembre 2020
Bandi per collaborazione con Semicerchio e Centro I Deug-Su

20 novembre 2020
Pietro Tripodo Traduttore: presentazione online di Semicerchio 62

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

28 maggio 2020
Seminario di Andrea Sirotti sulla nuova Dickinson

22 maggio 2020
Seminario di Antonella Francini su AMY HEMPEL e LAUREN GROFF

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

28 aprile 2020
Progetto di Riscrittura creativa della lirica trobadorica

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398